I PROVERBI DEL CONTADINO
– (con la collaborazione di Franco Batistoni – detto L’Avvocato )
- Chi vuole un buon
rapuglio, lo semini di Luglio;
- Se piove d’Agosto,
piove olio mele e mosto;
- Settembre caldo e
asciutto, maturare fa ogni frutto;
- Dicembre piglia e
non rende;
- Se vuoi cocomeri come
un barile, piantali il primo giovedì d’Aprile;
- Se piove per sant’Anna,
l’acqua diventa manna;
- Potaprima se vuoi
più legno, più tardi se vuoi più frutto;
- Gennaio polveraio,
riempie il granaio;
- Luna marzolina, fa
verzicar l’insalatina;
- Marzo tinge, Aprile
dipinge;
- Se piove mattina e
sera, se ne va la bianca e la nera ( tutta l’uva).
- Luglio poltrone, porta
la zucca col melone;
- Tela e meloni, di
Settembre un son più boni;
- Maggio fresco e ventoso,
rende l’anno copioso;
- Pioggia d’Aprile,
ogni goccia un barile;
- Maggio ortolano, tanta
paglia e poco grano;
- Se un buon raccolto
vuoi raccoglie’ non mi tocca’ quando son molle;
- Sotto l’acqua
fame, sotto la neve pane;
- Se l’ulivo mignola
d’Aprile si riempie il barile;
- Se semini patate a
luna calante, patate belle e tante, se le semini a luna crescente,patate brutte e niente;
- Chi semina raccoglie
e chi non semina patisce le voglie;
- Uva malvasia, al padrone
non si dia;
- solco storto, sacco
diritto;
- Se a Dicembre non
tuona, l’annata non è buona;
- Quando l’acqua
fa gallozzola, il garzone ride, il padrone incoccia. ( quando piove forte è contento l’operaio ma il padrone è arrabbiato
perché il lavoro non va avanti);
- Se non puoi lavora’
nei campi, ( quando piove ) lavora nella stalla o in cantina;
- Fa più un vecchio
in un canto (sta per “cantuccio”, angolo,) che cento giovani in un
campo (in altre parole conta più la saggezza e l’esperienza…);
- A Giugno tieni la
falce in pugno;
- Chi dorme quanto ha
sonno, non mangia quanto ha fame ( verità solo agricola?);
- Quando spunta la pampinina
allora è buona la chiocciolina ( pampinina = foglia della vite - se ora è vietato
raccogliere la chiocciola fuori stagione, prima non si raccoglieva lo stesso se non al suo tempo);
- Fammi fattore un anno, se ‘n sarò ricco sarà mio danno.
Come si vede
il tema agricolo è quello che va per la maggiore rispecchiando la realtà rurale del paese, ma non mancano perle di rara saggezza
che contemplano anche gli altri aspetti della vita, come le seguenti:
1. Quando l’avvocato desina, va ‘n culo al delegato e ‘la su’ lesina ( desina = è a tavola, è impegnato in cose importanti, non presta la minima attenzione
a colui che gli è stato inviato ( delegato ) per fargli qualche richiesta ( lesina
);
2. Quando il conto torna convien portar le corna;
3. Mangia l’agnello in corpo alla pecora ( detto di uno che consuma un bene prima di averlo;
4. La lepre sta dove non si giudica;
5. Chi non può fare fatti, con la bocca si arrabatti
6. La vuoi munge’ soda! ( detto a chi vuole far credere una cosa impossibile – come mungere
una mucca che non ha partorito – soda );
7. Le puttane ci son di cento qualità, la più onesta è quella che la dà;
8. Per compagnia prese moglie un frate; ( come dire per la compagnia si fa qualunque cosa );
9. Dove c’è campane c’è puttane ( autoesplicativo );
10. A chi
garba le belle a chi garba le brutte, per questo motivo si maritan tutte;
11. Strada
buona non fu mai lunga;
12. Preti
frati, porci e polli, non sono mai satolli;
13. Al contadino,
tanto sonagli un corno che un violino;
14. La granata
spazza bene i primi tre giorni;
15. Quando
la donna dimena l’anca, se non è di quelle poco ci manca;
16. Donna
baciata, mezza sonata;
17. Tira
più un pelo di potta che cento buoi; ( potta: termine dispregiativo strettamente labronico – sesso femminile;
18. Il porco
sogna ghianda;
19. Porco
pulito non fu mai grasso;
20. Dente
tolto, dolore levato;
21. L’ascia,
chi non la sa adoperar presto la lascia;
22. I discorsi
li porta via il vento ( ennesima reinterpretazione latina – verba volant ….);
23. Cencio
dice male di straccio;
24. Chi
del suo si spossessa, convien si batta un maglio nella testa;
25. Con
il tempo e con la paglia, si maturan le sorbe e la canaglia;
26. Chi
va per fotte resta fottuto;
27. Chi
dà retta al cervello degli altri, il suo se lo può frigge! ( un piatto assai ricercato nel passato era realmente cervello
fritto – specialmente di agnello );
28. In bocca
chiusa non c’entra mosche ( detto a chi perde l’occasione per dire la sua );
29. Intelligente
come il vèro di Ciaba ( vedi soprannomi – Tonino di Ciaba aveva un vèrro ( maiale ) che da Casavecchia tornava a casa
( a Castagneto ) da solo;
30. Cosa
fatta, capo ha;
31. Il ciuco,
dove casca una volta non ci casca più ( detto a chi ripete i soliti errori );
32. Chi
cambia mestiere fa la zuppa nel paniere;
33. Pancia
piena non crede a quella vuota;
34. Pancia
ritta non porta cappello e se lo porta lo porta bello;
35. Per
sant’Annunziata la rondine è tornata;
36. Quando
canta la ciga ( la cicala – Luglio/Agosto ) stai lontano dalla fica! ( è un post moderno );
37. Se vuoi
fare un dispetto a Cristo, d’un povero facci un ricco;
38. Dimmi
chi sono e non mi dì’ chi ero;
39. D’Aprile
la vecchia torna al focarile, il giovane non ci torna perché si vergogna.